Dott. C. Luciano Guerra
Specialista in Chirurgia d'urgenza e terapia onde d'urto
Laureato in medicina e chirurgia
Esperto in Terapie con Onde D’Urto dal 1986
Iscritto al S.I.T.O.D. ( Società Italiana Terapia con Onde D’Urto) dal 1993
Tecnologia ad Onde D’Urto Focalizzate, tecnologia ad Onde D’Urto Radiali con eventuale valutazione ecografica
LE ONDE D'URTO
Le onde d'urto sono onde acustiche ad alta energia, prodotte da specifici generatori, veicolate attraverso un sistema di trasmissione all'interno del corpo umano e focalizzate con precisione sull'obbiettivo da trattare.
Esse si differenziano dagli ultrasuoni tradizionali sia per il loro andamento a impulsi che il raggiungimento di gradienti pressori decisamenti più elevati, anche 1000 volte superiore.
AZIONI BIOLOGICHE DELLE ONDE D'URTO
Le azioni biologiche che conseguono agli effetti meccanici delle onde d'urto sono molteplici:
- Promuovono la disgregazione delle strutture cristalline patologiche come le calcificazioni;
- Facilitano il riassorbimento dei frammenti delle strutture disgregate;
- Azione osteoinduttiva in situazioni di pseudoartrosi e nei ritardi di consolizazione;
- Azione iperemizzante indotta dal gradiente pressorio e mediata dall'inibizione temporanea del sistema nervoso simpatico (azione più focalizzata e intensa delle onde d'urto);
- Favoriscono la neoangiogenesi capillare, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni in regioni metabolicamnete poco attive.
- L'effetto antiflogistico, che così frequentemente si rileva come azione terapeutica indotta dalle onde d'urto a energia medio-bassa;
- Azione analgesica grazie ad un effetto diretto sulle terminazioni nervose sensibili.
MODALITÀ DI TRATTAMENTO
Le principali modalità di trattamento sono: la tecnica focale e la tecnica radiale.
LA TECNICA FOCALE
È utilizzata dagli apparecchi che hanno il sistema di localizzazione e
puntamento coassiale. Nella terapia delle patologie a componenete
dolorosa, come tendinopatie, fasciti, periartriti è buona norma
ricercare clinicamente i punti dolorosi, anche con l'uilizzo di un
ecografo, verificamdone con l'apparecchio di puntamneto l'esatta sede ed
eseguire infine su di essi l'erogazione.
Sono previsti protocolli di riferimento; tuttavia, nella pratica, si
valuta la tolleranza e la risposta terapeutica del paziente, iniziando
con valori di energia più bassi di quelli standard per poi aumentarli
progressivamente.
LA TECNICA RADIALE
L'altra tecnica in uso viene eseguita mediante lo spostamento
dell'erogatore sui vari punti dolorosi della regione affetta dalla
patologia. La ricerca dei punti dolorosi è essenzialmente clinica e non
supportata da un ecografo in tempo reale.
Questa tecnica non utilizza gli effetti dirompenti delle onde d'urto,
quanto gli effetti iperemizzanti e trofici. Il fine del trattamento è
dunque quello di aumentare il microcircolo delle strutture lesionate e
metabolicamente quiscenti e favorire oò naturale wash-out
dell'organismo.
Pertanto, le patologie a cui si rivolge la tecnica radiale sono le tendinopatie e le periartriti degenerative.